Rosmarino, ramerino
Famiglia: Lamiaceae.
Parti utilizzate: foglie.
Botanica: arbusto cespuglioso, sempreverde, molto ramificato, alto 1-2 m, a foglie sessili, opposte, strette ed intere, a bordi fortemente riflessi, di consistenza coriacea, verdi scure nella pagina superiore, biancastre e tomentose nella pagine inferiore. I fiori, azzurri o lilla, raramente bianchi, sono disposti verso l’apice dei rami. Cresce spontanea nella regione mediterranea, lungo i bordi delle strade e nei campi incolti, ed è largamente coltivata negli orti.
Costituenti principali: olio essenziale (1-2,5%): cineolo, canfora, pinene, borneolo libero ed esterificato, acidi fenolici (acido rosmarinico), flavonoidi, diterpeni, triterpeni.
Proprietà: antispasmodico, carminativo, eupeptico e coleretico, balsamico, diuretico, antisettico, cicatrizzante, stimolante.
Impiego terapeutico: uso interno: discinesia vie biliari, dispepsia; dismenorrea; affezioni apparato respiratorio. Uso esterno: affezioni reumatiche. Uso cosmetico: pelli impuri, capelli grassi.
Posologia: infuso: all’1%, una tazza dopo i pasti principali.
Tossicità ed effetti secondari: solo a dosi elevate si possono manifestare disturbi gastrointestinali e a carico delle vie urinarie. Per l’azione emmenagogo ne viene sconsigliato l’uso in gravidanza. L’olio essenziale a dosaggi elevati è convulsivante.
Interazioni con i farmaci: non note.