Detta che olmaria, ulmaria, regina dei prati.
Famiglia: Rosaceae.
Parti utilizzate: fiori.
Botanica: pianta erbacea perenne, alta da 1 a 1,5 m, a fusto robusto, rigido, scanalato; le foglie sono grandi, verde scuro sopra, bianche sotto, dentate, quella terminale trilobata. I fiori sono di color bianco-crema, piccoli, riuniti in corimbi irregolari. È comune in Europa, ma assente nell’area mediterranea, preferisce terreni umidi fino a 1800m, si trova in Asia ed è stata importata in Nord America.
Costituenti principali: derivati flavonici (6%): spireoside, rutoside, iperoside; tannini pirogallici (10-20%), eterosidi fenolici, xyloglucosidi del salicilato di metile (monotropina) e dell’aldeide salicilica (spireina), olio essenziale (0,2%, composto da aldeide salicilica per la maggior parte, salicilato di metile, vanillina,…)
Proprietà: antinfiammatoria, diuretica ed analgesica, antispasmodica, astingente e vulneraria (er uso esterno)
Impiego terapeutico: manifestazioni articolari dolorose, affezioni reumatiche; tati febbrili e influenzali; cefalee e odontalgie; cellulite (diuretico).
Posologia: infuso: al 5% a freddo o con acqua calda non bollente (bere più tazze al giorno). Decotto: al 10% per uso esterno.
Tossicità ed effetti secondari: non segnalati.
Interazioni con i farmaci: a causa della presenza di salicilati può potenziare l’attività dell’aspirina e degli antiaggreganti in genere.